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Sarà necessaria l’irrigazione di soccorso per alleviare le coltivazioni pugliesi. Secondo Coldiretti Puglia, in tutte le province i campi stanno risentendo della mancanza di pioggia e dell’afa, dove a Foggia il termometro ha già sfiorato i 40 gradi.

“Oltre alle ortive, stanno soffrendo – rileva il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – gli agrumeti a Taranto, i vigneti di uva da tavola e da vino in tutte le province, il pomodoro a Foggia. Se continua così troverà conferma il calo del 30% o più della produzione di olive per carenza di acqua. Gli animali nelle stalle stanno soffrendo, con un calo – per fortuna ancora lieve – della produzione di latte. Per questo, in un quadro pugliese dove l’acqua all’agricoltura viene centellinata, si dovrà a breve prevedere l’irrigazione di soccorso per evitare che risultino vanificati gli investimenti avviati per la campagna agraria di ortaggi e frutta“.

Per le mucche il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte anche se in soccorso in molte stalle sono scattate le contromisure con l’accensione di ventilatori e doccette refrigeranti e l’utilizzazione di integratori specifici a base di sali di potassio nell’alimentazione preparata dagli allevatori che fanno, però, aumentare in misura esponenziale i costi a carico delle imprese. “In Puglia, negli ultimi 40 anni, si è assistito ad un effetto desertificazione preoccupante – precisa il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – con le precipitazioni diminuite paurosamente da 950 mm l’anno a circa 3/400 mm. Gli effetti sull’agricoltura sono evidenti e preoccupanti, dato che i quantitativi di acqua accumulati negli invasi continuano a registrare una progressiva differenza negativa a causa della drastica diminuzione di piogge. La siccità ha attanagliato per mesi il granaio d’Italia delle province di Foggia e Bari, dove si registra a causa della scarsità d’acqua la perdita del 50% della produzione. Nel contempo sono drammatici gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima e si devono anche affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione“.

La Puglia convive ormai – denuncia Coldiretti Puglia – con un vero e proprio paradosso idrico. Da un lato è dilaniata da annosi fenomeni siccitosi, dall’altro è colpita da alluvioni e piogge torrenziali, con l’aggravante che l’acqua non viene riutilizzata a fini irrigui, a causa della carenza o mancanza di infrastrutture ad hoc. D’altro canto il clima impazzito, ormai una costante in Puglia, determina la maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno.

 

Fonte: meteoweb.eu

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